Chamençon
Il piccolo villaggio di Chamençon è situato in una piana nei pressi del torrente di Valgrisenche al riparo di grandi blocchi di pietra, derivanti da un’antica frana.
La tradizione popolare sostiene che il villaggio fu costruito a seguito della peste del 1630, quando gli ultimi due superstiti del vicino villaggio di Chameday abbandonarono la loro casa per trasferirsi in quello che allora era solamente un mayen.
Nel 1875 il villaggio era abitato da 19 persone distribuite in 3 famiglie: una media di 6,3 componenti per famiglia!
Ai giorni nostri, Chamençon è abitato solo nella bella stagione.
Recentemente, a seguito di una sapiente ristrutturazione, è stata aperta un’attività di bed & breakfast, che ha dato nuova vita al villaggio.
Vicino ad una grande pietra, si trova un piccolo oratorio dedicato a San Bernardo che è stato recentemente ristrutturato.
A Chamençon, fa bella mostra di se uno degli ultimi grenier del Comune: le antiche costruzioni in legno dove venivano mantenute le scorte alimentari e le granaglie.
Su alcune case troviamo scolpite sui travi le lettere B, riferibile ai Bovet, e G, riferibile ai Girod, famiglie che nei secoli abitarono il villaggio.
Fonti:
Ambroise Roux, La Paroisse d’Arvier, Imprimerie Catholique, Aoste 1910.
Pro Loco di Arvier, Le Conte d’eun cou, Imprimerie valdôtaine, Aoste 1995.
AA.VV., Arvier, Una comunità nella Storia, Musumeci editore, Quart 2004.
AA.VV., Planaval, Histoire, mémoire et traditions d’une petite communauté, LeChâteau, Aoste 2009.
AA.VV., Baise-Pierre, Entre histoire et souvenir, Tipografia Marcoz, Morgex 2011.