Consorzi e Consorterie

Cos’è un consorzio di miglioramento fondiario?

Ai sensi dell’art. 2 della l.r. 8 gennaio 2001, n. 3, i consorzi di miglioramento fondiario sono enti costituiti nelle forme previste dal regio decreto 13 febbraio 1933, n. 215,sono enti di natura privata, senza scopo di lucro, che compiono un’opera di interesse generale.
Attualmente sono 180 gli enti consortili legalmente riconosciuti in Valle d’Aosta, 29 dei quali usufruiscono di dei servizi di segreteria, di consulenza e di appalto offerti dall’ufficio consorzi e consorterie della comunità montana Grand Paradis, mentre 3 hanno richiesto di poter usufruire solamente del servizio appalti.

E quali funzioni svolgono?

Il Consorzio ha lo scopo di perseguire il miglioramento fondiario del proprio comprensorio mediante l’esecuzione, la manutenzione e la gestione di opere finalizzate:

  • allo sviluppo, alla tutela, alla valorizzazione delle produzioni agricole e forestali;
  • alla riorganizzazione fondiaria;
  • alla difesa del suolo;
  • alla regimazione delle acque;
  • alla tutela dell’ambiente e delle sue risorse naturali.

Quanti e quali consorzi di miglioramento ci sono sul territorio del Comune di Arvier?

Gli enti consortili, legalmente riconosciuti giuridicamente ai sensi del RD 215/33, sono:
1. CMF “Baise Pierre-Lo Lair-Plan Rafort”
2. CMF “Boregne-Pileo-Leytin”
3. CMF “Eaux Sourdes”
4. CMF “Enfer”

Di cosa si occupano?

  • Programmazione interventi per il miglioramento fondiario e l’ottimizzazione della gestione delle zone di competenza

Esempi:
Costruzione impianti di irrigazione, costruzioni strade, realizzazione di bonifiche e riordini fondiari, ripristini di aree a seguito di eventi calamitosi, manutenzione straordinaria delle strutture esistenti, tagli colturali ecc. ecc.
Il consorzio, mediante una programmazione oculata, può ottenere contributi del 100% per la maggior parte dei lavori di investimento. I tempi e le procedure per ottenere le sovvenzioni sono lunghi e complessi e pertanto ogni ente deve procedere ad un attenta e costante valutazione di tutto il comprensorio per poter beneficiare dell’erogazione degli stanziamenti.

  • Realizzazione opere ed interventi per il miglioramento fondiario e l’ottimizzazione della gestione delle zone di competenza

Esempi:
Costruzione impianti di irrigazione, costruzione di strade, realizzazione di bonifiche e riordini fondiari, ripristini di aree a seguito di eventi calamitosi (vedi alluvione dell’anno 2000), tagli colturali ecc. ecc.

  • Gestione e manutenzione ordinaria di tutte le opere e strutture realizzate e di competenza consortile

Anche in questo caso i consorzi possono beneficiare di contributi per la manutenzione e la gestione ordinaria delle strutture consortili, ma parte del costo rimane a carico dell’ente (60-80% circa i contributi per la copertura delle spese di gestione, 20-40% circa della spesa a carico del consorzio)

Ma chi copre la quota di costo non finanziata da contributo regionale?

Corvées consortili
Il valore di tale iniziativa e l’importanza di partecipare

Un po’ di storia

Corvée è un termine francese (in italiano, talvolta, corvè) utilizzato nelle società feudali. Si tratta di un tipo di prestazione dovuta da parte del vassallo al signore feudale tramite giornate di lavoro gratuito.
Le corvées rappresentavano una forma di tassazione, prestata in lavoro anziché in denaro.
il vantaggio di poter pagare imposte in forma di lavoro e non in denaro, la qual cosa, in un’epoca di drammatica contrazione della circolazione monetaria, era sicuramente un vantaggio” (cft. wikipedia)

Le Corvées oggi

Perché sì?
– Per mantenere funzionali ed in efficienza le strutture consortili
– Per diminuire i costi di gestione del consorzio, e di conseguenza le quote di ruolo consortili
– Per approfondire la conoscenza sui complessi meccanismi e le responsabilità che comporta la gestione di un ente consortile
– Per partecipare attivamente al mantenimento del territorio comunale
– Per riuscire a realizzare opere di valore collettivo impossibili da realizzare dai singoli utenti
Perché no?
– Per mancanza di tempo a disposizione
– Per poca conoscenza dell’argomento
– Per convinzione che esistano persone pagate per far questo tipo di attività (a tal proposito si precisa che il consiglio direttivo di ogni consorzio è composto da volontari che offrono il proprio tempo gratuitamente per la gestione e il mantenimento del territorio)

Quali sono i principali interventi durante una corvée?
(a titolo esemplificativo)

Irrigazione
– Pulizia presa
– Pulizia vasche
– Pulizia ruscello/condotta
– Controllo chiusura/apertura saracinesche e chiusini
– Pulizia sentiero utilizzato per la gestione del ruscello e zone di accesso ai manufatti irrigui
– Caricamento e scaricamento ruscello
– Verifica eventuali guasti causati da eventi climatici e/o occasionali (gelate, temporali, apertura invaso diga ecc)
– Verifica eventuali danni non rientranti nella manutenzione ordinaria per i quali richiedere un contributo all’amministrazione regionale
Viabilità rurale
– Pulizia sede stradale da materiale di risulta da valanghe o da smottamenti (sassi, piante, detriti vari)
– Pulizia cunette e canalette di scolo
– Ripristino recinzioni/protezioni varie
– Ripristino/installazione cartelli
– Riporto materiale per stabilizzazione sede stradale, soprattutto in caso di eventi climatici avversi (forti temporali, fenomeni erosivi da scolo ecc.)
– Verifica eventuali danni non rientranti nella manutenzione ordinaria per i quali richiedere un contributo all’amministrazione regionale

Qual è l’importanza dell’iniziativa “Corvée d’Arvì”
– Sensibilizzare tutta la popolazione di Arvier sul fatto che il consorzio non è un ente a scopo di lucro ma lavora per garantire giornalmente ai propri utenti l’utilizzo di risorse idriche e la fruizione di strutture che agevolino il transito di mezzi e persone per il funzionale sfruttamento dell’intero territorio di competenza
– Responsabilizzare tutti gli utenti ad un uso consapevole delle risorse strutturali ed idriche a disposizione, invitando alla corretta gestione e manutenzione di tutte le strutture.
– Ringraziare coloro che finora hanno messo a disposizione gratuitamente tempo e mezzi per la gestione e la manutenzione del territorio, caricandosi di responsabilità non indifferenti per il bene della collettività e del territorio in cui vivono.