Cottura del Pane
Fin dai tempi più remoti, in tutti i villaggi del nostro comune avveniva la cottura del pane con farina integrale.
Nel mese di dicembre, tutte le famiglie si ritrovavano nel forno frazionale e, a seconda delle proprie esigenze, ognuna faceva una o più infornate di pane, che dovevano servire per tutto l’anno .
Ogni volta, a turno, una famiglia iniziava a scaldare il forno (dechouée lo foo), perché per cuocere la prima infornata ci voleva una quantità di legna maggiore rispetto alle altre .
Dopo la preparazione dell’impasto, lo si lasciava riposare in un grosso contenitore in legno (mat) per circa un’ora, finché non avesse raggiunto il giusto grado di lievitazione.
Per controllare il punto di lievitazione, si faceva un buco nell’impasto con un dito, si accendeva un fiammifero e lo si immergeva nel buco: se si spegneva subito, la lievitazione era corretta.
Generalmente, erano le donne che lavoravano i pani e li sistemavano sugli assi coprendoli con lenzuola e coperte mentre il capo forno controllava la giusta temperatura e, siccome non c’erano termometri, per farlo si buttava nel forno una manciata di farina: se non bruciava subito andava bene, altrimenti si rinfrescava il forno con un sacco di iuta bagnato con acqua .
Finalmente, si infornava e, dopo un oretta di cottura, ecco uscire i pani ben cotti con un gradevole profumo.Per l’essiccazione, i pani venivano sistemati su degli appositi essiccatori in legno (rahelì di pan) e messi in stanze un po’ arieggiate e non troppo fredde.
La cottura del pane, oltre che una necessità, era anche un modo per riunire tutto il villaggio: bambini, uomini, donne e anziani, insieme per un momento di condivisione e di scambio di idee .
Questa abitudine è durata fino ai primi anni 70 e poi, purtroppo, si è persa.
Però, dopo alcuni anni di interruzione (dal 1970 circa al 1985), nel villaggio del Petit-Haury, alcune famiglie hanno ripreso a fare il pane ogni fine settimana di novembre.
Anche al Grand-Haury, dopo la ristrutturazione del forno e del locale adiacente avvenuta nel 1985, dal 2004 alcune famiglie rifanno il pane, sempre a fine novembre.