Sci Alpinismo
BECCA DI TOS 3.302 m
DIFFICOLTA’: Sciatore Buono – Utile i ramponi
DISLIVELLO: 1903 m
TEMPO DI SALITA: 5 ore
PERIODO CONSIGLIATO: marzo-maggio
ESPOSIZIONE: nord
CARTOGRAFIA: IGC 1:50.000 n. 3 – Il Parco Nazionale del Gran Paradiso
Località di Partenza: Il villaggio di Chamin (1399 m – 23 km da Aosta), che si raggiunge risalendo la Valgrisenche e quindi svoltando a sinistra.
Itinerario: Da Chamin puntare verso i pendii boscosi alle spalle del villaggio e risalirli fino a raggiungere una z0na di terreno aperto, in vista del ripido canale che consente di accedere ai pendii che precedono il ghiacciaio di Tos. Raggiungerlo, tenendosi a sinistra, e risalirlo avendo come riferimento le roccette della vetta, sulla quale si perviene con gli sci ai piedi.
Discesa: Si effettua lungo l’itinerario di salita.
Nota tecnica: E’ una gita lunga, che richiede allenamento. Il ripido canale che consente l’accesso alla parte alta del percorso richiede neve assestata.
Scheda Ambiente: Il vallone di Borègne è alquanto isolato e vi è la possibilità di scorgere branchi di camosci. In questa zona viene praticato l’eliski, attività alquanto rumorosa e che reca disturbo agli animali della zona, in un periodo, quello primaverile, in cui essi risentono dei disagi dell’inverno appena trascorso.
TESTA DEL RUTOR – TRAVERSATA DA BONNE A PLANAVAL 3.486 m
DIFFICOLTA’: Sciatore Buono e Alpinista
DISLIVELLO POSITIVO: 1676 m – DISLIVELLO NEGATIVO: 1929 m
TEMPO DI SALITA: 5-6 ore
PERIODO CONSIGLIATO: aprile-maggio
ESPOSIZIONE: nord-est
CARTOGRAFIA: IGC 1:50.000 n. 3 – Il Parco Nazionale del Gran Paradiso
Località di Partenza: Il villaggio di Bonne (1810 m – 30 km da Aosta), che si raggiunge dal capoluogo di Valgrisenche, svoltando a destra.
Itinerario: Da Bonne dirigersi verso ovest e dopo aver superato un tratto di bosco, innalzarsi nel vallone soprastante, piegando leggermente a sinistra per portarsi sotto il dosso 2338 m, che si lascia sulla destra uscendo con una brave mezzacosta sull’evidente spalla soprastante. Proseguire salendo leggermente in mezzacosta lungo un ripiano poco accennato, portandosi sotto pendii alquanto ripidi, che si risalgono direttamente verso destra sino alla conca sottostante il colletto a monte e a ovest del Rifugio degli Angeli. Dopo aver superato il colletto, eventualmente a piedi, volgere a sinistra per portarsi nella parte alta del ghiacciaio del Morion che si percorre, tenendosi sempre sulla sinistra, fin sotto il ripido versante orientale della Testa del Rutor. Proseguire lungo di esso con gli sci sino dove le condizioni di neve lo consentono, quindi raggiungere la vetta a piedi.
Discesa: Scendere verso il colle del Rutor e costeggiare alla base lo Château Blanc per portarsi nel valloncello fra quest’ultima cima ed il Doravidi Sud. Raggiungere la depressione, superare eventualmente a piedi qualche masso, e porre piedi sul ghiacciaio dello Château Blanc. Scendere in direzione nord-est ed imboccare il vallone di Orfeuille, badando a non portarsi troppo a destra dove precipitano alcune barre rocciose. Raggiungere facilmente le alpi del Plan Petet 2284 m e successivamente mantenersi a sinistra, evitando con una traversata, un canale. Poco oltre, entrare nel canale e successivamente percorrere una terrazza, che consente di giungere poco a monte dell’abitato di Planaval, 1557 m.
Nota tecnica: L’itinerario, in quanto si svolge in traversata, è complesso e richiede esperienza di alta montagna.
Scheda Ambiente: L’itinerario permette di osservare il ghiacciaio del Rutor che si estende verso la Valle di La Thuile e che è una delle più estese masse glaciali del versante meridionale delle Alpi.
TESTA DEL RUTOR – TRAVERSATA DA LA THUILE A PLANAVAL 3.486 m
DIFFICOLTA’: Sciatore Buono e Alpinista – Utile corda, picozza e ramponi
DISLIVELLO POSITIVO: 1836 m
TEMPO DI SALITA: 7 ore
ESPOSIZIONE: nord
Località di Partenza: Il villaggio di La Joux (1650 m), che si raggiunge dal capoluogo di La Thuile.
Itinerario: Dal villaggio di La Joux, oltrepassare il torrente sul comodo ponte a seguire la traccia del sentiero estivo che porta al rifugio A. Deffeyes, ben indicata dal cartello segnaletico. Fino alle cascate la salita resta nelle vicinanze del torrente, poi svolta nettamente sulla sinistra sino a raggiungere gli alpeggi del Ghiacciaio (2143 m).
64a – In caso di condizioni nevose non ottimali, può essere opportuno aggirare il promontorio Santa Margherita verso destra, al fine di evitare il ripido pendio che conduce al rifugio.
64 – Continuare lungo la traccia del sentiero, salendo il ripido pendio a monte dell’alpeggio e traversando mano a mano in direzione sud-est, sino a raggiungere i dossi che precedo nono il rifugio A. Deffeyes (2494 m), dove è possibile ernottare per suddividere la gita in due giorni. Aggirando e scavalcando alcuni avvallamenti nella medesima direzione, portarsi sul ghiacciaio del Rutor. Continuare tenendosi sulla sinistra e per dolci pendii costeggiare alla base i monti Flambeau, Doravidi e Château Blanc. Iniziare quindi un’ampia curva verso destra restando alcuni metri sotto la cresta, sino a quando sarà visibile la punta. Raggiungere quindi la dorsale finale ed in breve portarsi in vetta con gli sci ai piedi (3486 m).
Discesa
67c – Discesa su Planaval: dalla cima scendere lungo il ghiacciaio del Rutor nel versante nord-ovest sino a raggiungere il colle tra il monte Château Blanc ed il monte Doravidi. Coprendo a volte gli ultimi metri a piedi. Scendere il ghiacciaio Château Blanc tenendosi in centro-destra sino ad imbozzare il vallone di Orfeuille. Raggiungere con un percorso non obbligato gli alpeggi di Plan Petet (2284 m) e Orfeuille, quindi seguire la carozzabile sino a Planaval.
Altri itinerari di discesa:
64 – Lungo l’itinerario di salita
64b – Dalla cima retrocedere di alcune decine di metri di dislivello e scendere direttamente in centr al ghiacciaio del Rutor passando sulla destra delle Vedette (3332 m). Ricongiungersi all’itinerario di salita nei ressi del rifugio.
64c – Dalla cima retrocedere di alcune decine di metri di dislivello, quindi dirigersi verso ovest passando sulla sinistra delle Vedette (3332 m). Continuare in leggera discesa verso nord-ovest sino all’ampio colle di Loydon Est. Scendere quindi il versante ovest e, tenendosi sempre nel centro-destra, raggiungere il rifugio Rutor (2033 m). Seguire la valle e, con percorso non obbligato, raggiungere le Mollettes, Savonne e Crot, quindi, lungo la carrozzabile, le Miror (1280 m). Possibilità di rientro con l’utilizzo di un taxi e con gli impianti de La Rosière-La Thuile.
64d – Dalla cima retrocedere di alcune decine di metri di dislivello, quindi dirigersi verso ovest sino al col di Avernet (3332 m) e continuare restando nel centro del vallone sino al rifugio Rutor (2033 m). Ricollegarsi alla discesa 64c (ottimo sciatore alpinista).
67a e 67b – Discesa verso Bonne lungo l’itinerario di salita descritto nell’attraversata da Bonne a Planaval.
Nota tecnica: Partire molto presto data la lunghezza della gita. Ottima la combinazione con la discesa su Planaval, che fa parte della famosa competizione di sci alpinismo “Tour du Rutor” (www.tourdurutor.com)
Fonti:
– Pietro Giglio e Emile Noussan, Scialpinismo in Valle d’Aosta, Musumeci Editore, Aosta 1993.
– Alessandro Mezzavilla e David Pellissier, Orizzonti Bianchi, Martini Multimedia Editore, St Vincent 2004.